Insonnia e qualità del sonno: facciamo chiarezza

Il Disturbo di Insonnia consiste in una condizione di insoddisfazione relativa alla quantità o alla qualità del sonno.

E’ caratterizzata da:

  • difficoltà nell’iniziare il sonno
  • difficoltà nel mantenere il sonno

L’insonnia è un disturbo soggettivo in quanto si riferisce al senso soggettivo di difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno, o di cattiva qualità del sonno.

Caratteristiche specifiche del disturbo del sonno:

  • Difficoltà di addormentamento (insonnia iniziale/precoce);
  • Frequenti e prolungati risvegli notturni (insonnia di mantenimento);
  • Risveglio precoce al mattino (insonnia tardiva);
  • Da una combinazione di queste difficoltà (insonnia mista o generalizzata).

Come si fa a capire se una persona soffre di insonnia?

Per poter considerare una persona realmente affetta da un grado significativo di insonnia, i criteri minimi sono:

  • quantità di tempo per l’addormentamento e di risveglio notturno uguale o superiore a 30 minuti;
  •  frequenza uguale o maggiore a 3 notti a settimana;
  • durata uguale o maggiore a 6 mesi.

Nonostante l’insonnia sia definita un disturbo del sonno, ha ripercussioni che si estendono anche oltre il periodo di sonno, interessando significativamente il periodo di veglia. Infatti, le persone che soffrono di disturbi del sonno, lamentano sonnolenza diurna e un peggioramento delle loro capacità lavorative (Morin, 1993).

Coloro che soffrono di insonnia, rispetto agli individui che non presentano insonnia, riportano anche elevati livelli di ansia e depressione.

L’insonnia può rappresentare quindi, un fattore di rischio o un fattore causale per lo sviluppo di alcuni disturbi psichiatrici.