Conosci il Bite? Scopri cos’è, a cosa serve e a chi!

Conosci il Bite? Scopri cos’è, a cosa serve, chi ne ha bisogno

Il bite è una placchetta di “plastica” trasparente, sagomata sulla forma dei denti, che viene interposta tra le arcate dentarie per modificare per alcune ore della giornata (di solito la notte) il rapporto tra i denti superiori e quelli inferiori.

È un “dispositivo su misura”, cioè appositamente progettato e fabbricato dopo aver rilevato le impronte del paziente.

Viene costruito dall’odontotecnico, su prescrizione e indicazioni dettagliate da parte dell’odontoiatra (in particolare dello “gnatologo”, cioè il dentista particolarmente specializzato nella cura della masticazione).

Ha dei gancetti metallici oppure degli incastri per consentire a chi lo utilizza di posizionarlo stabilmente su un’arcata, consentendo invece all’altra (l’ “arcata antagonista”) di muoversi liberamente o meglio: secondo i percorsi programmati dal dentista che lo ha progettato.

Chi ha bisogno del Bite?

Chi ha dolori alle articolazioni della mandibola (o click, scatti, crepitii…).

Questi disagi, di solito, sono dovute a sovraccarico (magari in seguito alla perdita dei denti posteriori) o ha un trauma, o a una posizione non ideale dei denti.

Chi soffre, al risveglio, di dolori ai muscoli di viso, collo spalle…

In questo caso il problema è sovente il “serramento” cioè la contrazione incontrollata dei muscoli durante il sonno, per cui uno si sveglia come se avesse fatto “la maratona” con la mandibola… sovente si accorge anche di avere il collo sudato per lo sforzo fatto.

Chi presenta usura anomala dei denti dovuta a movimenti involontari durante il sonno (detti “bruxismo”);

questo può accadere per diversi motivi: rapporti alterati fra i denti (l’organismo cerca di “limarli” per eliminare “inciampi nei movimenti) o, più semplicemente, per stress.

Capirete che, trattandosi di disturbi differenti, i bite non possono essere tutti uguali (tantomeno possono dare la stessa efficacia terapeutica quei dispositivi gommosi universali venduti in farmacia…). Ad esempio per i serratori (quelli “col collo che suda di notte”) vengono costruiti dei bite molto spessi, per mettere i muscoli in condizione di contrarsi con minore forza (come fare “braccio di ferro” con il braccio steso anziché piegato), per i bruxisti occorre saper ritrovare la posizione “naturale” della mandibola e “ricentrarla”, in modo che il nostro organismo si senta nuovamente in equilibrio.

Il bite è anche molto utile quando vengono eseguite grandi riabilitazioni protesiche in persone stressate o nervose, per evitare che le corone in ceramica possano venire danneggiate durante il sonno.

Questo tipo di dispositivo viene anche usato da molti sportivi professionisti per scaricare in un certo modo lo sforzo muscolare durante la performance atletica. Si racconta di sciatori e motociclisti che, attraverso uno specifico bite, cerchino di migliorare la curva a destra piuttosto che a sinistra…

Il bite viene anche utilizzato nella correzione della postura, ma qui ci addentriamo in un campo estremamente complesso e controverso.

Il grande vantaggio di questo apparecchio è che si tratta di una “modifica” reversibile, cioè se i benefici risultano inferiori al disagio di portarlo (cosa piuttosto rara), e sufficiente non metterlo più… mentre se funziona bene si possono utilizzare i dati raccolti per una correzione definitiva (ortodontica o protesica) della masticazione.

Una domanda che molti fanno è:

“Qualsiasi dentista può fornirmi un bite corretto”?

la risposta è NO!!! La gnatologia è una specialità molto complessa da apprendere, occorre oltre a studiarla, accumulare molta esperienza.